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Sono 1.290, di cui 26 privatisti, i candidati vercellesi che oggi affrontano la prima prova scritta dell’Esame di Stato. A esaminarli ci sono 39 commissioni composte da tre commissari interni, tre esterni e un presidente esterno. La prova di italiano, uguale per tutti gli indirizzi, si articola in sette tracce suddivise tra analisi del testo, temi argomentativi e di attualità, predisposte dal Ministero dell’Istruzione.
Tra le proposte più significative c’è la traccia di attualità ispirata a Paolo Borsellino: “I giovani, la mia speranza”, in cui il giudice assassinato dalla mafia sottolineava il ruolo centrale della cultura della legalità come strumento per contrastare le mafie. Gli studenti sono invitati a riflettere, alla luce della loro esperienza di cittadini e studenti, sul significato di questo messaggio e sul valore che può assumere oggi.
Un’altra traccia di attualità propone una riflessione su un testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli: “L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?”, che interroga sull’efficacia delle reazioni emotive online nel generare cambiamento.
Per l’analisi del testo vengono proposte:
una poesia di Pier Paolo Pasolini, Appendice 1 da Dal diario, incentrata sul tempo e sul rapporto con la natura, con richiesta di una riflessione più ampia sul tema nella letteratura e nelle arti;
un brano da Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che offre lo spunto per ragionare sui rapporti tra aristocrazia e borghesia nei periodi di transizione politica.
Infine, le tracce argomentative includono riflessioni su storia, linguaggio, ambiente e società, tra cui testi di Piers Brendon, Riccardo Maccioni e Telmo Pievani.
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