Condividi:
La Corte d’Appello di Torino ha riformato la sentenza di primo grado, condannando un uomo di 44 anni a 3 anni e 9 mesi di reclusione, una pena significativamente superiore rispetto all’anno e 10 mesi stabiliti inizialmente.
L’uomo era accusato di tentato omicidio, lesioni, stalking e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, costituitasi parte civile. In primo grado, il Tribunale di Vercelli aveva escluso le accuse di maltrattamenti e stalking, riqualificando il tentato omicidio in tentate lesioni aggravate.
La Corte d’Appello ha invece riconosciuto la colpevolezza per stalking e maltrattamenti, aumentando così la pena complessiva. Non è stata accolta la richiesta della parte civile di riconoscere il reato di tentato omicidio.
Questa condanna si aggiunge a un’altra, già confermata, per minacce rivolte alla stessa ex compagna. La posizione dell’uomo si aggrava ulteriormente, con una pena più che raddoppiata in appello, a sottolineare la gravità dei comportamenti emersi durante il lungo iter giudiziario.