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Nel tardo pomeriggio di sabato 11 luglio, la Polizia Locale di Vercelli è intervenuta presso la sede Amazon di via Rita Levi Montalcini a seguito della segnalazione di un’anomalia durante le operazioni di carico merci. Due autoarticolati stranieri, risultati estranei tra loro, si sono presentati con lo stesso codice di accreditamento, facendo scattare le verifiche da parte degli agenti.
I primi controlli hanno fatto emergere dubbi sulla regolarità di uno dei due mezzi, il primo ad aver effettuato il check-in. L’attività ispettiva si è protratta fino a tarda notte, richiedendo l’autorizzazione della Procura per una perquisizione urgente del veicolo.
Nel corso delle operazioni, è stato rinvenuto materiale ritenuto utile alle indagini e compatibile con un tentativo di furto, tra cui:
- quattro targhe contraffatte (tre romene e una olandese);
- due targhe romene originali;
- quattro adesivi blu da apporre sulle targhe, due dei quali riportanti il logo UE e la sigla “I” dell’Italia;
- quattro carte di circolazione romene false e una autentica;
- una carta d’identità di veicolo romeno;
- due telefoni cellulari, due SIM e due permessi per trasporti internazionali.
L’autoarticolato è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi, mentre l’autista è stato denunciato per tentato furto. Secondo le stime, il valore della merce che si tentava di sottrarre si aggirerebbe tra gli 80 e i 100 mila euro.
L’intervento della Polizia Locale ha permesso di sventare un’azione fraudolenta e di acquisire elementi utili per approfondire il caso, che presenta analogie con altri episodi registrati in sedi Amazon del Nord Italia.
Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura. Come previsto dall’articolo 27 della Costituzione, il soggetto denunciato è da ritenersi innocente fino a eventuale condanna definitiva.
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