Condividi:

La cessione di Carrefour Italia al gruppo NewPrinces, ex Newlat, apre un fronte di forte preoccupazione per i lavoratori della grande distribuzione, inclusi quelli di Vercelli. L’accordo vincolante tra le due società, basato su un valore d’impresa di circa un miliardo di euro, segna l’uscita del colosso francese dal mercato italiano e alimenta i timori per la tenuta occupazionale.

A Vercelli, oltre al grande punto vendita lungo la tangenziale Ovest dove sono impiegate circa 120 persone, l’attenzione ora si concentra anche su altri due esercizi: quello di via XX Settembre, un tempo aperto 24 ore su 24, e quello in via Crispi. La nuova proprietà potrebbe infatti interessarsi all’intera rete nazionale, coinvolgendo anche i punti vendita minori.

L’operazione di acquisizione ha portato NewPrinces a passare, in un solo anno, da un fatturato di 750 milioni a 6,9 miliardi di euro, diventando il secondo gruppo italiano nel settore food per volume d’affari e il primo in termini di forza lavoro. Numeri che però non bastano a tranquillizzare i sindacati.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS hanno già chiesto l’intervento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’obiettivo è ottenere chiarimenti sul piano industriale della nuova proprietà e sulla tenuta occupazionale dell’intera rete, compresi franchising, appalti e sede centrale.

Il 21 luglio le tre sigle hanno proclamato lo stato di agitazione nazionale, in assenza di risposte da parte dell’azienda sulle prospettive per oltre 10 mila dipendenti diretti e circa 14 mila lavoratori coinvolti nella rete in franchising e nei servizi esternalizzati.

L’attenzione resta alta in tutto il territorio, in attesa dei prossimi sviluppi.

Tutti gli articoli