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Un agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Vercelli è stato aggredito nei giorni scorsi da un detenuto di origine straniera, sorpreso in possesso di un telefono cellulare.
Durante il tentativo di recuperare il dispositivo, il poliziotto è stato strattonato, afferrato per il collo e scaraventato fuori dalla cella. L’aggressore ha poi tentato di colpirlo con il manico di una scopa, evitato solo grazie all’intervento di un altro detenuto presente nelle vicinanze.
L’agente ha riportato lesioni tali da richiedere il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, con una prognosi di cinque giorni.
«Siamo oltre l’allarme – commenta Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp –. Il sistema penitenziario è in grave crisi, i poliziotti vengono aggrediti quotidianamente e le istituzioni sembrano incapaci di intervenire. Speriamo che qualcuno si svegli prima che accada una tragedia».
Non è il primo episodio del genere a Vercelli, e il problema dei telefoni cellulari nelle celle resta una criticità ricorrente: numerosi detenuti sono già imputati in tribunale per averli utilizzati illegalmente.