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Si è conclusa fortunatamente con un lieto fine l’operazione di ricerca che ha tenuto in apprensione la Valsesia nella serata di ieri. Un uomo e suo figlio maggiorenne, partiti venerdì dall’Alpe Pizzo di Meggiana (comune di Piode, in provincia di Vercelli), erano dati per dispersi dopo non essere rientrati da un’escursione di due giorni verso il Monte Bo Biellese.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 20.30 di sabato, quando i familiari, preoccupati per il mancato ritorno, hanno contattato le autorità. L’itinerario prevedeva il pernottamento al bivacco Antoniotti, in vetta alla montagna, e il rientro lungo un percorso ad anello con arrivo all’Alpe di Mera.
Le prime ricerche si sono attivate subito con il coinvolgimento del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, ma sono state sospese dopo la mezzanotte a causa del buio.
Con il ritorno della luce, all’alba, le operazioni sono riprese. Decisivo l’intervento dell’elicottero della Guardia di Finanza, che ha rilevato il segnale del cellulare dei due escursionisti grazie al sistema IMSI Catcher. Poco dopo, il padre e il figlio sono stati localizzati in discesa lungo il sentiero, in buone condizioni di salute.
Come hanno spiegato ai soccorritori, nel pomeriggio di sabato erano stati sorpresi da un improvviso temporale, decidendo quindi di ripararsi in un alpeggio abbandonato, dove hanno trascorso la notte in attesa di condizioni più favorevoli per rientrare.
I due sono stati infine recuperati a bordo dell’elicottero e riportati a valle. Nessuna conseguenza fisica per loro, solo un grande spavento e un’esperienza che difficilmente dimenticheranno.