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Nella suggestiva cornice della Cripta di Sant’Andrea, ieri sera, lunedì 21 luglio, è stato presentato ufficialmente “Risò”, il primo evento nazionale interamente dedicato al riso e alla cultura risicola, in programma a Vercelli dal 12 al 14 settembre 2025. Una manifestazione ambiziosa, nata dalla sinergia tra istituzioni pubbliche e realtà private, per celebrare il cereale che è insieme motore economico e identità culturale del vercellese.

Ad aprire la serata è stato il sindaco Roberto Scheda, che ha evidenziato l’importanza della collaborazione: «Il nostro territorio ha una storia profonda legata al riso, ma solo attraverso il gioco di squadra possiamo davvero valorizzarla. Risò nasce da un’alleanza tra istituzioni, operatori e cittadini, per trasformare Vercelli in capitale non solo della produzione, ma anche della promozione e dell’innovazione nel mondo del riso».

Il presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, ha ribadito la centralità strategica del territorio: «Il Vercellese produce oltre il 70% del riso piemontese. Con Risò, realizziamo il sogno di veder riconosciuta a livello nazionale e internazionale l’identità risicola di Vercelli. È già una vittoria aver creato una rete di collaborazione così ampia tra pubblico e privato».

In collegamento video hanno espresso il loro convinto sostegno Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Patrizio La Pietra, sottosegretario al MASAF. Presente in sala Natalia Bobba, presidente dell’Ente Nazionale Risi, che ha sottolineato il valore agricolo, culturale e simbolico della manifestazione. Anche il Rettore dell’UPO Menico Rizzi ha offerto il supporto del mondo accademico, impegnandosi a favorire il dialogo tra ricerca, cultura e territorio.

Durante la serata è stato svelato anche il “Risò Village”, il cuore pulsante della manifestazione: uno spazio diffuso che animerà il centro storico con padiglioni tematici, mostre, percorsi turistici, degustazioni gourmet, spazi per famiglie, e una fitta agenda di talk culturali. Tra gli appuntamenti più attesi, l’intervento dello storico Alessandro Barbero.

Con Risò, Vercelli si candida a diventare modello nazionale di valorizzazione territoriale, consolidando il proprio ruolo di guida nella filiera del riso e promuovendo una narrazione condivisa che unisce tradizione, sostenibilità e innovazione.

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